Fausto De Sanctis, Cesare de Lollis poeta e traduttore, Pescara, Istituto di Studi Abruzzesi, 2008
ISBN 978-88-95566-22-1, 176 pp., 20,00 euro.
Il volume propone alcune liriche giovanili del De Lollis e ventisette traduzioni dal tedesco (Platen, Goethe, Lenau), dallo spagnolo (Ramón de Campoamor, Bécquer, Zorrilla), dal francese (Clément Marot, Baudelaire), poste a fronte dei testi originali stranieri.
Dalla serie ordinata degli articoli e dei saggi apparsi – tra il 1907 e il 1925 – sul Giornale d’Italia e su La Cultura, e raccolti in Appendice, emergono poi chiaramente, anche attraverso un’analisi serrata di traduzioni da altri poeti e scrittori di prim’ordine (Molière, Vauvenargues, Shakespeare, Ossian, Byron, Lope de Vega, Shelley, Rabelais, Balzac e Puškin), le teorie delollisiane sull’ ‘arte del tradurre’.
Ciò che l’Autore dimostra con questo suo studio e con questa sua raccolta, è che De Lollis, anche in parte contraddicendosi, riuscì ad essere nelle sue traduzioni “poeta” in proprio, cioè ricreando per suo conto una nuova poesia, ma non cessando, almeno in tutto, di essere anche attento “filologo”. In altri termini, non il solito traduttore-traditore, ma un poeta che crea nuova poesia su un dato acquisito e mai perduto di vista. Lo attesta soprattutto la sua traduzione dello Spleen IV di Baudelaire, che è veramente un capolavoro di nuova poesia e di perspicace interpretazione critica.
Il volume può essere ordinato per mail (deluca@delucasnc.com) o per fax (0871-322681)