Luciana Borghi Cedrini, Il trovatore Peire Milo, Modena, Mucchi, 2008 («Studi, testi e manuali», n.s., 10; «Subsidia al Corpus des troubadours», n.s., 7).
ISBN 978-88-7000-513-4, pp. 543, 40,00 euro
L’opera del trovatore Peire Milo – sul quale non abbiamo notizie storiche – non è più stata presa in esame dopo l’edizione e lo studio linguistico procurati da Carl Appel nel 1890 e 1896 e le note inserite da Giulio Bertoni nei Trovatori d’Italia del 1915. Questo abbandono dipende proprio dalla sua qualità più interessante, la veste linguistica, così irrimediabilmente deviante dalle regole indicate nelle grammatiche d’oc medievali e moderne da poter quasi sembrare una grammaire des fautes. La nuova edizione e la localizzazione proposte in questo lavoro sono fondate principalmente su un’ampia raccolta di dati linguistici che permette di supporre che gli “errori” di Peire Milo fossero in realtà delle “regole alternative” largamente praticate.