Oreste Trebbi – Gaspare Ungarelli, Costumanze e tradizioni del popolo bolognese. Con pagine musicali di canti e danze, a cura di Francesco Benozzo, Bologna, Bononia University Press, 2011 (“Ottocento”, V).
ISBN 978-88-7395-655-6 356 pp., 40,00 euro
In questo importante volume, apparso originariamente nel 1932, due illustri studiosi e personaggi bolognesi, Gaspare Ungarelli (1852-1938) e Oreste Trebbi (1872-1944), con alle spalle numerosi studi e inchieste sul campo sulle tradizioni popolari della provincia di Bologna, presentano una sintesi ricca e compiuta, rimasta ancora oggi insuperata, relativa alle credenze, agli usi, alle parole e ai vari saperi «del popolo bolognese». Ciò di cui questo libro ci parla è proprio Bologna, la “bolognesità”, a partire dalla raccolta e dallo studio dei suoi aspetti più radicati, di quei fermenti vitali, a volte meno visibili, appartenenti all’universo complesso, al tempo stesso remoto e presente, della millenaria civiltà rurale d’Europa. Un’opera che seppe porsi da subito come modello per altre indagini etnografiche sulla realtà italiana, e che, soprattutto, non si rivolge con nostalgia a un passato ormai perduto e magari vagheggiato. Nella sua essenza, al contrario, essa parla, specialmente a noi, di un tempo che ancora non conosciamo: studiando la relazione tra una comunità e il suo ambiente, Trebbi e Ungarelli suggeriscono infatti l’idea che non basta più capire che cosa questa comunità è stata, ma che diventa necessario capire che cosa può diventare e che cosa chiede di diventare. Un’occasione preziosissima, tra l’altro, per ripensare l’unità italiana come progetto stratificato, aperto, plurilingue, lontano dalla perversa idea di una cultura egemone, elitaria e imposta dall’alto.
Il ricco commento di Francesco Benozzo si sofferma in particolare sulle implicazioni etnofilologiche del libro, approfondendo gli aspetti linguistici, antropologici e storici presenti nei testi, nelle usanze e nelle pratiche studiate dai due autori.