Benoît de Sainte-Maure, Roman de Troie, testo critico di Léopold Constans, trad. it., introduzione e cura di Enrico Benella, prefazione di Lorenzo Renzi, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2019 (Studi e ricerche).
ISBN 978-88-6274-840-7, 696 pp., 50 euro
Il Roman de Troie racconta in versi, per un pubblico cortese del XII secolo, le vicende della guerra di Troia dalle origini al ritorno dei reduci. Il punto di partenza non è dato da Omero ma dai resoconti di Ditti e Darete, brevi testi tardo-antichi che nel Medioevo si pensava fossero traduzioni dei diari di due testimoni oculari del conflitto. Amplificando questa traccia in oltre 30.000 versi, Benoît de Sainte-Maure narra una guerra che è assieme antica e contemporanea, poiché gli eroi classici diventano una proiezione nel passato del mondo cortese e cavalleresco; la tradizionale materia epica (battaglie, consigli, ambasciate) si combina in modo originale con i nuovi temi (psicologia, amore, meraviglioso) del romanzo allora agli esordi. Il risultato è un’opera ricca e variegata, spesso sorprendente per chi ha letto l’Iliade e l’Odissea; il suo obiettivo è coinvolgere, divertire e far riflettere il lettore sul perché Troia delenda est. Il testo, basato sull’edizione critica di Léopold Constans, è stato qui tradotto integralmente per la prima volta in italiano. Lo correda un’ampia introduzione, che inquadra l’opera nel panorama socioletterario anglo-francese della metà del XII secolo.