Gioia Paradisi , Le passioni della storia. Scrittura e memoria nell’opera di Wace, Roma, Bagatto Libri, 2002.
ISBN 88 – 7806 – 133 – 6; pp. 464; 38,00 euro
Autore di primo piano nella letteratura francese del medioevo, Wace firma due opere di assoluto rilievo nel panorama della storiografia del XII secolo: il Roman de Brut, adattamento in volgare della celeberrima Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth, e il Roman de Rou, esposizione delle gesta dei duchi di Normandia.
Il libro ricostruisce la cultura e l’intera carriera letteraria di Wace, ne discute il punto di vista, il rapporto con Enrico II Plantageneto, il metodo di lavoro e l’idea di una scrittura storica non limitata dalle esigenze della committenza. Largo spazio è dedicato anche ai modelli di riferimento (in particolare alle relazioni dell’Historia Regum Britanniae con la tradizione celto-latina delle origini bretoni e con le opere contemporanee di Guglielmo di Malmesbury ed Enrico di Huntington) e al ruolo svolto nell’elaborazione della storiografia normanna in volgare dalle diverse redazioni dei Gesta Normannorum Ducum, la storia della dinastia compilata nel corso dell’XI e nei primi decenni del XII secolo, nella cui tradizione tanto Wace quanto il concorrente Benoît de Sainte-Maure si inscrivono.