Progetti di ricerca segnalati dai soci

AGRELITA – The reception of ancient Greece in pre-modern French literature and illustrations of manuscripts and printed books (1320-1550): how invented memories shaped the identity of European communities

Ente finanziatore: ERC Advanced Grant

Durata prevista: 2021-2026

Coordinatore (PI), Università e Dipartimento: Catherine Gaullier-Bougassas, Université de Lille – ALITHILA (« Analyses littéraires et histoire de la langue »)

Partecipanti: Clarisse Évrard, Catherine Gaullier-Bougassas, Ilaria Molteni, Cléo Rager, Valeria Russo

Sito web del progetto: https://agrelita.hypotheses.org/

ArsNova – European Ars Nova: Multilingual Poetry and Polyphonic Song in the Late Middle Ages

Ente finanziatore: ERC Advanced Grant

Durata prevista: 2019-2023

Coordinatore (PI), Università e Dipartimento: Università e Dipartimento: Maria Sofia Lannutti, Università di Firenze, Dipartimento di Lettere e Filosofia; Università di Pavia, Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali

Partecipanti: Vittoria Brancato, Antonio Calvia, Davide Checchi, Alice Colantuoni; Marco D’Agostino, Barbara Del Giovane, Michele Epifani; Maria Jennifer Falcone; Giacomo Ferraris; Carlos Cascarelli Iafelice; Chiara Martignano; Rino Modonutti; Daniele Sabaino; Matteo Salaroli; Elena Stefanelli

Sito web del progetto: https://www.europeanarsnova.eu

Il progetto ArsNova intende studiare per la prima volta, secondo un taglio interdisciplinare e comparativo, la poesia in latino, francese e italiano messa in musica dai polifonisti della cosiddetta Ars Nova, etichetta convenzionale usata per definire la polifonia sacra e profana composta
soprattutto in Francia e in Italia durante il XIV secolo e all’inizio del XV, una delle più alte espressioni dell’arte medievale. Quasi tutti i polifonisti dell’Ars Nova erano chierici o monaci attivi nei principali centri culturali europei, al servizio di alti prelati e signori per i quali la musica aveva
anche una funzione di propaganda personale e istituzionale. Eppure, molti dei testi poetici intonati si collocano nel solco della grande tradizione della poesia d’amore. Ma quale amore? Lo status sociale dei polifonisti dell’Ars Nova, come anche i loro legami con le istituzioni ecclesiastiche, ci autorizzano a supporre che in buona parte dei testi poetici il linguaggio della poesia d’amore esprima i valori della caritas, la virtù teologale che guida i governanti e li porta a desiderare il bene comune. Così l’amante diventa figura dell’uomo politico, e la poesia può essere usata come mezzo per la diplomazia e per la propaganda istituzionale e personale. Da questo inesplorato punto di vista, il progetto svilupperà tre linee di ricerca, che intendono rispondere alle seguenti domande: Come si configurano le relazioni tra poesia e musica, e qual è la natura del dialogo tra le diverse tradizioni poetiche e musicali, viste in rapporto al contesto di produzione? In che misura la poesia dell’Ars Nova è parte integrante delle strategie di soft power messe in atto dalla classe politica europea? C’è una connessione tra il multilinguismo della tradizione manoscritta e la percezione dell’Ars
Nova come repertorio interculturale e in ultima analisi europeo? Il progetto prevede la realizzazione di un database concepito come strumento di lavoro che garantisca la qualità e l’attendibilità dei risultati delle tre linee di ricerca e come luogo in cui ogni ricercatore può condividere i risultati parziali delle proprie ricerche mettendoli a disposizione dell’intero team.

Atlante della letteratura del Veneto medievale (AtLiVe – Atlas of the Literature of Medieval Veneto)

Ente finanziatore: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

Durata prevista: settembre 2018 – marzo 2022

Coordinatore (PI), Università e Dipartimento: Giovanni Borriero, Università degli Studi di Padova – Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari

Partecipanti: Comitato scientifico: Alvise Andreose, Furio Brugnolo, Massimo Caruso Enea, Antonio Ciaralli, Donato Gallo, Emilio Lippi, Luca Morlino, Ivano Paccagnella, Gianfelice Peron, Oriana Scarpati; Redazione: Alessandro Bampa, Rachele Fassanelli, Luca Gatti, Fabio Sangiovanni; Collaboratori: Nicola Ballestrin, Marco Bolzonella, Andrea Cecchinato, Marco Filippini; Responsabile del progetto informatico: Luigi Tessarolo

Sito web del progetto: http://atlive.disll.unipd.it/

Il progetto AtLiVe prevede l’elaborazione di un archivio digitale per lo studio della storia e della geografia della produzione letteraria romanza del Veneto medievale dalle origini alla metà del ’300. L’architettura dell’Atlante, ideata in forma modulare per accogliere nel tempo contenuti dalle diverse discipline, è costituita da una struttura reticolare di singole schede, relative a opere e a manoscritti afferenti al dominio letterario italo- e gallo-romanzo (testi, autori, copisti, tradizione manoscritta, elementi codicologici e paleografici, lingua, metrica, ecc.), ciascuna provvista di marcature dei dati cronologici, geografici, filologici, linguistici, metrici e formali, al massimo della precisione concessa: con esse si alimentano le maschere di ricerca, che si strutturano nella volontà di rispondere a un’indagine approfondita sulla complessità della realtà veneta medievale.

Corpus dell’antico occitano / Old Occitan Corpus (CAO)

Ente finanziatore: MUR (PRIN 2020)

Durata prevista: 2022-2025

Coordinatore (PI), Università e Dipartimento: Maria Careri, Università di Chieti-Pescara, Dip. Lettere Arti e Scienze sociali

Partecipanti: Paolo Squillacioti (OVI-CNR), Oriana Scarpati (Università di Napoli Federico II), Francesco Carapezza (Università di Palermo), Walter Meliga (Università di Torino)

Sito web del progetto: http://rialto.unina.it/cao/index.html

Il progetto è dedicato ai testi medievali occitanici e specialmente alla loro ricezione antica e ha due poli d’interesse tra loro complementari: i canzonieri manoscritti come recettori della lirica e di testi ad essa associati nella trasmissione (narrazioni biografiche in prosa, componimenti in metro narrativo-didattico), e, di contro, alcuni testi in prosa di natura diversa (didattici, devozionali, scientifici). Risultato principale sarà l’allestimento di un archivio testuale articolato su un doppio livello (trascrizioni diplomatiche e edizioni interpretative) e corredato da un potente sistema d’interrogazione. Suo costituente primario saranno le edizioni dei canzonieri; accanto ad esse, gli altri testi presi in esame nell’ambito del progetto, contribuendo per altro di per sé ad arricchire la documentazione disponibile per l’antico occitanico, avranno il compito specifico di cominciare a definire un ‘corpus di riscontro e controllo’ rispetto alla tradizione lirica, valido soprattutto in prima battuta per il livello grafico-linguistico. Identica funzione di verifica contrastiva avrà il particolare sotto-corpus costituito dai testi lirici a tradizione extravagante.

Edizioni integrali di canzonieri, di testi lirici a tradizione dispersa e di testi in prosa, verranno proposte in trascrizione diplomatica e in versione interpretativa. Tali edizioni, eventualmente stampabili in formato tradizionale, saranno:

1) leggibili direttamente in formato digitale (http://rialto.unina.it/cao/index.html) e, per la lirica, agganciate, come elemento di consultazione, al repertorio dei testi (BEdT : www.bedt.it)

ma soprattutto

2) interrogabili immediatamente, una volta terminato l’allestimento, sia nel formato diplomatico, sia in quello interpretativo, attraverso uno strumento avanzato come il software GATTO sviluppato per l’Opera del Vocabolario Italiano (http://www.ovi.cnr.it)

L’edizione digitale dei manoscritti verrà accompagnata da studi dedicati ai canzonieri, alla tradizione manoscritta, a singoli testi, che sfruttino i risultati anche parziali conseguibili attraverso lo sviluppo della ricerca e l’accompagnino con il necessario supporto filologico.

European Arts and Traditions in Italian Language Learning – PASTILLE

Ente finanziatore: Commissione Europea / Programma Erasmus+

Durata prevista: dicembre 2019 – agosto 2022

Coordinatore (PI), Università e Dipartimento: Gianluca Olcese, Università di Wrocław (Polonia), Dipartimento di Studi Classici, Mediterranei e Orientali

Partecipanti: Università di Genova; PIXEL associazione culturale (Firenze); University of Macedonia (Grecia); Vilnius University (Lituania); Palacký University Olomouc (Cechia)

Sito web del progetto: https://pastille.pixel-online.org

PASTILLE ha l’obiettivo di creare un metodo innovativo per l’insegnamento dell’italiano come lingua straniera, basato su approcci interdisciplinari, l’uso di materiale autentico di valore artistico, la creazione di una piattaforma per la didattica e sulla promozione della cultura come fattore unitario e come motivazione per l’apprendimento. Comprende inoltre pubblicazioni scientifiche sui nuovi metodi di insegnamento e di diffusione della ricezione e di scambio culturale tra l’Italia, l’Europa e il bacino del Mediterraneo. Infine l’organizzazione di convegni internazionali e lo scambio di docenti tra i 5 paesi coinvolti.

MaRITeM. Manuscrit du Roi (Paris, BnF, fr. 844). Image, texte, musique

Ente finanziatore: ANR (Agence Nationale de la Recherche), Francia

Durata prevista: marzo 2019 – settembre 2022

Coordinatore (PI), Università e Dipartimento: Christelle Chaillou-Amadieu, CNRS-Université de Poitiers, CESCM

Partecipanti: Jean-Baptiste Camps (École nationale des Chartes), Viola Mariotti (Université de Poitiers, CESCM), Federico Saviotti (Università di Pavia); altri collaboratori: Christelle Cazaux (Schola Cantorum, Basilea), Gisèle Clément (Université de Montpellier, CEMM), Brice Duisit (Centre International des Musiques Médiévales), Oreste Floquet (Università di Roma – Sapienza)

Sito web del progettohttps://anr.fr/Projet-ANR-18-CE27-0016 https://maritem.hypotheses.org/

Élaboré dans la seconde moitié du XIIIe siècle, le Manuscrit du Roi (Paris BnF fr. 844) renferme six cent deux pièces musicales issues de plusieurs traditions musicales et linguistiques. Le codex contient des chansons de trouvères et de troubadours, des motets, des œuvres instrumentales, et quelques pièces religieuses. Certains espaces blancs sont comblés quelques années après la première phase de consignation : des pièces sont ajoutées, elles aussi de provenance diverse. Par l’assemblage de plusieurs répertoires et l’usage de plusieurs langues (ancien français, ancien occitan, ancien occitan francisé et latin), le codex constitue un support idéal pour l’étude des traditions profanes chantées au XIIIe siècle. MaRITEM produira une interface en accès libre qui contiendra l’édition numérique musico-textuelle encodée en XML-TEI/MEI, un moteur de recherche qui donnera la possibilité de croiser les données textuelles et musicales, une étude interactive du manuscrit et une collection de partitions destinées à un usage interprétatif. L’interface servira ensuite de prototype propre à l’édition et à l’indexation d’autres chansonniers musicaux en langues française, occitane et allemande. L’originalité du projet tient à l’étude d’un manuscrit composite dans toutes ses facettes, étude rendue possible grâce aux nouvelles technologies du numérique.

Medioevo romanzo e orientale. Manifestazioni, forme e lessico dell’eros dal Medioevo al Moderno

Ente finanziatore: Università degli Studi di Catania

Durata prevista: 2020-2023

Coordinatore (PI), Università e Dipartimento: Gaetano Lalomia, Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Scienze Umanistiche

Partecipanti: Mirella Cassarino, Attilio Scuderi, Laura Bottini, Eliana Creazzo, Alba Rosa Suriano, Carminella Sipala, Stefania Arcara, Maria Grazia Nicolosi, Anita Fabiani, Cristina La Rosa

Sito web del progetto: in costruzione

Il progetto mira a indagare come si manifesta l’eros nei testi letterari, come esso viene narrato e descritto, quali, infine, le parole maggiormente impiegate per parlare di eros. Il progetto, in pratica, mira a ricercare i tanti e numerosi volti che Eros presenta nell’immaginario letterario, iniziando proprio dalle parole dedicate all’amore che ci hanno tramandato sia i Greci, sia gli Arabi. Nello studio delle rappresentazioni letterarie del multiforme Eros di cui qui è questione, ci si pone quella del rapporto fra l’ipotetica universalità del linguaggio dell’amore e i mutamenti, le rotture, gli intervenuti nel tempo e nello spazio nelle comunità letterarie. Da qui l’arco cronologico ampio scelto: dal Medioevo (che eredita la tradizione greca e araba), sino alla contemporaneità. L’approccio metodologico sarà inevitabilmente quello comparato giacché partecipano non solo studiosi e studiose del Medioevo (tanto romanzo quanto arabo), ma anche studiosi e studiose specializzati nella modernità e nella contemporaneità di aree linguistiche diverse (francese, inglese, spagnola).

MiMus – Ioculator seu mimus. Performing Music and Poetry in medieval Iberia / Ministrers i Música a la Corona d’Aragó Medieval

Ente finanziatore: ERC Consolidator Grant

Durata prevista: 2018-2023

Coordinatore (PI), Università e Dipartimento: Anna Alberni, ICREA-Universitat de Barcelona, Departament de Filologia Catalana i Lingüística General

Partecipanti: Stefano Maria Cingolani; Anna Fernàndez-Clot; Simone Sari; Carles Vela Aulesa

Collaboratori: Alexandra Beauchamp (Université de Limoges); Maria Sofia Lannutti (Università degli Studi di Firenze); Yolanda Plumley (University of Exeter); Paolo Squillacioti (Opera del Vocabolario Italiano)

Sito web del progetto: http://mimus.ub.edu/ca

MiMus è l’acronimo del progetto di ricerca finanziato dallo European Research Council (ERC-CoG-2017, No. 772762) con sede presso l’Universitat de Barcelona. Il fulcro del progetto è la banca dati MiMus DB, concepita come uno strumento in grado di facilitare l’accesso all’informazione contenuta nel corpus documentario che mette a disposizione dei dati sugli attori, i luoghi, le circostanze e il costo dell’intrattenimento poetico e musicale a corte. Nel medioevo la poesia, il canto e la danza erano attività diffuse soprattutto nell’ambito cortese e promosse dalla nobiltà e dai sovrani. I registri di pagamento e le carte reali conservate nell’Arxiu de la Corona d’Aragó (Barcellona) contengono per questo una grande quantità di dati sulla presenza e la mobilità dei giullari e dei menestrelli, sul loro stato sociale in quanto professionisti dell’intrattenimento alla corte e sulla loro partecipazione in eventi pubblici o privati legati alla corona. Cosa ci dicono i documenti dell’Arxiu de la Corona d’Aragó sui musici e giullari della corti catalane medievali? Per poter rispondere a questa domanda, la banca dati MiMus rende fruibile un estenso corpus documentario, editato e analizzato, sugli artisti che hanno partecipato alla vita musicale delle corti reali della Casa di Barcellona dalla metà del s. XIII fino alla metà del s. XV. Le caratteristiche di questo corpus lo rendono una fonte capace di dare risposta ad alcune domande che gli studiosi si sono posti sulla produzione della musica e della poesia nel medioevo, sulla loro interpretazione e diffusione, e sulla funzione che avrebbe potuto avere nel sistema dei valori delle corti medievali. L’accesso a questa informazione (più di 6.000 documenti) permette di rileggere la poesia catalana del periodo basandosi su nuovi dati storici per poter affinarne l’edizione e l’interpretazione e, allo stesso tempo, valutare da un’altra prospettiva il peso dell’intertestualità nel repertorio lirico medievale. Il progetto prevede la redazione di un Lessico in formato digitale della terminologia musicale e poetica, elaborato a partire dai principali trattati normativi occitano-catalani, dei documenti storici e dei testi lirici (in collaborazione con l’OVI – Opera del Vocabolario Italiano, Firenze). Sito web del progetto: http://mimus.ub.edu/ca

MiMus és l’acrònim d’un projecte de recerca finançat per l’European Research Council (ERC-CoG-2017, No. 772762) amb seu a la Universitat de Barcelona. El rovell del projecte és la base de dades MiMus DB, concebuda com un instrument per facilitar l’accés a la informació continguda en un corpus de documents que ofereix una gran quantitat de dades sobre els actors, els llocs, les circumstàncies i el cost de l’entreteniment poètic i musical a la cort. A l’edat mitjana, la poesia, el cant i la dansa eren activitats que es difonien sobretot en l’àmbit cortesà, promogudes per la noblesa i la reialesa. Gràcies a això, els registres de pagaments i cartes reials conservats a l’Arxiu de la Corona d’Aragó (Barcelona) contenen una gran quantitat de dades sobre la presència i els moviments de joglars i ministrers, sobre el seu estatus social com a professionals de l’entreteniment a la cort i sobre la seva participació en esdeveniments públics o privats lligats a la corona. Què ens diuen els documents de l’Arxiu de la Corona d’Aragó sobre els músics i joglars de les corts catalanes medievals? Per tal de respondre aquesta pregunta, la MiMus DB ha editat i analitzat un extens corpus de documents sobre els artistes que van participar en la vida musical de les corts dels reis del Casal de Barcelona des de mitjan segle XIII fins a mitjan segle XV. Les característiques d’aquest corpus en fan un fons capaç de donar resposta a algunes de les preguntes que els estudiosos s’han fet sobre la producció de música i poesia a l’edat mitjana, sobre la seva interpretació i difusió, i sobre la funció que hauria pogut tenir en el sistema de valors de les corts medievals. L’accés a aquesta informació (més de 6.000 documents) permet rellegir la poesia catalana del període sobre el fons de noves dades històriques per tal d’afinar-ne l’edició i la interpretació, així com avaluar des d’una altra perspectiva el pes de la intertextualitat en el repertori líric medieval. El projecte preveu la redacció d’un Lèxic en format digital de terminologia musical i poètica elaborat a partir dels principals tractats de preceptiva occitanocatalans, dels documents històrics i dels textos lírics (en col·laboració amb l’OVI – Opera del Vocabolario Italiano, Florència).

RENOVO. Rigenerare il corpus OVI: rinnovo e ottimizzazione di metodi, contenuti, strumenti

Ente finanziatore: MUR (PRIN 2017)

Durata prevista: 2020-2023

Coordinatore (PI), Università e Dipartimento: Università e Dipartimento: Lino Leonardi, Scuola Normale Superiore di Pisa

Partecipanti: Diego Dotto (OVI-CNR), Maria Sofia Lannutti (Università di Firenze), Giuseppe Marrani (Università per Stranieri di Siena)

Sito web del progetto: ovi.cnr.it

Il progetto propone un intervento urgente e straordinario per il potenziamento e l’aggiornamento filologico e informatico delle banche dati in rete per lo studio dell’italiano delle Origini (in primo luogo il Corpus OVI dell’Italiano antico, con i suoi 23 milioni di parole). Si tratta di un nodo strategico in un settore all’avanguardia nelle Digital Humanities, che tuttavia necessita da tempo di una revisione complessiva. Per i contenuti, sviluppa in modo sinergico l’interoperabilità tra i database in rete, di mettere in relazione i testi con collegamenti ipertestuali e di incrementare la lemmatizzazione. Per gli strumenti, crea ambienti digitali diversificati in grado di rispondere alla sfida di coniugare alta specializzazione e larga fruibilità nell’interrogazione. Il Corpus OVI, rigenerato nei contenuti e negli strumenti, migliorerà sensibilmente le modalità e le prospettive della ricerca umanistica che si trovi ad affrontare il patrimonio testuale volgare medievale a prescindere dall’approccio disciplinare adottato (filologico, linguistico, letterario, storico, culturale).

VIS. Venetian Integrated Studies. Philology, Textuality, Lexicography (XIVth-XVIIIth centuries) / Studi veneziani integrati. Filologia, testualità, lessicografia (secoli XIV-XVIII)

Ente finanziatore: MUR (PRIN)

Durata prevista: 2022-2025

Coordinatore (PI), Università e Dipartimento: Luca D’Onghia, Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di lettere e filosofia

Partecipanti: Cristiano Lorenzi (Università “Ca’ Foscari” di Venezia); Zeno Lorenzo Verlato (Istituto CNR Opera del Vocabolario Italiano); Ilaria Zamuner (Università di Chieti-Pescara)

Sito web del progetto: in costruzione

Il progetto VIS mira alla valorizzazione del patrimonio linguistico-culturale veneziano mediante la bonifica filologica, lo studio lessicale e il trattamento informatico di un numero significativo di testi dei secoli XIV-XVIII. Il progetto intende: a) allargare e consolidare in maniera significativa la conoscenza della storia linguistica, lessicale e culturale del volgare (e quindi del dialetto) veneziano; b) rafforzare la produzione e la circolazione di edizioni critiche native digitali ad accesso aperto, creando strumenti per l’archiviazione e lo studio dei testi via via presentati in una veste filologicamente accertata; c) rendere disponibili nuovi materiali di qualità per il corpus assunto a base del VEVVocabolario storico-etimologico del veneziano (http://vev.ovi.cnr.it/).

Vocabolar dl Ladin Leterar / Vocabolario del ladino letterario / Wörterbuch des literarischen Ladinisch (VLL)

Ente finanziatore: Provincia Autonoma di Bolzano – Ripartizione 34. Innovazione, Ricerca, Università, Musei (Progetto “4th Research Call 2019”)

Durata prevista: ottobre 2020 – dicembre 2022

Coordinatore (PI), Università e Dipartimento: Paul Videsott, Libera Università di Bolzano, Facoltà di Scienze della formazione

Partecipanti:

Redazione: Paul Videsott, Nadia Chiocchetti (AR), Bernardino Chiocchetti (AR), Donatella Dellagiacoma, Elisa Mangutsch, Isabella Marchione, Ivan Lezuo, Monica Lorenz

Consulenze scientifiche: Univ. Prof. Wolfgang Schweickard (LEI, Universität des Saarlandes); Univ. Prof. Eva Buchi (DÉRom, ATILF); Dr. Yan Greub (FEW, ATILF); Univ. Prof. Federico Vicario (Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società, Università di Udine); Dr. Carli Tomaschett (Caporedattore DRG, Coira); em. Univ. Prof. Jürgen Rolshoven (Abteilung Sprachliche Informationsverarbeitung, Universität zu Köln); em. Univ. Prof. Otto Gsell (Institut für Romanistik, Universität Eichstätt); dott. Fabio Chiocchetti (direttore emerito dell’Istituto ladino “Majon di Fascegn”); dott. Rut Bernardi (docente Libera Università di Bolzano), dott. Denni Dorigo (direttore Istituto ladino „Cesa de Jan“); Sisto Menardi (Union di Ladis de Anpezo), dott. Giovanni Mischí (docente Libera Università di Bolzano)

Sito web del progetto: http://vll.smallcodes.com/ ; https://bupress.unibz.it/it/produkt/vocabolar-dl-ladin-leterar-1-vocabolario-del-ladino-letterario-1-woerterbuch-des-literarischen-ladinisch-1/

Dal 2013 lavoriamo al progetto “Vocabolar dl Ladin Leterar / Vocabolario del ladino letterario / Wörterbuch des literarischen Ladinisch” (VLL): un dizionario ladino interamente accessibile via internet e completamente basato su testi. Lo scopo di questo dizionario è quello di documentare e descrivere nel modo più esaustivo possibile il lessico di tutte le varietà ladine brissino-tirolesi dall’inizio degli usi scritti del ladino per fini estetico-letterari (primo decennio del XIX secolo) fino ai giorni nostri. Con le opportune distinzioni, si vuole quindi creare anche per la lessicografia ladina dolomitica un’opera di riferimento paragonabile al “Vocabolario Friuliano” di G. Faggin per il Friuli e al “Dicziunari Rumantsch Grischun” (DRG) per i Grigioni.

Vocabolario storico-etimologico del veneziano

Ente finanziatore: Fondo nazionale Svizzero per la ricerca

Durata prevista: 2020-2024

Coordinatore (PI), Università e Dipartimento: Lorenzo Tomasin, Université de Lausanne, Faculté des Lettres.

Partecipanti: Scuola Normale Superiore di Pisa, Istituto Opera del Vocabolario italiano del CNR

Sito web del progettovev.ovi.cnr.it

Redazione di un vocabolario storico-etimologico del veneziano, dalle più antiche testimonianze al sec. XXI.