Andrea Fassò, Il sogno del cavaliere. Chrètien De Troyes e la regalità, Roma, Carocci, 2003.
INDICE. Introduzione – Nota al testo – Le due prospettive nel Chevalier de la carrette – Erec, lo sparviero e il cervo bianco – Alle origini del romanzo moderno: il sogno del cavaliere e il sacrificio dello sparviero – Il sacrificio – Il sogno – Le ragioni del sogno – La lotta per la regina: Yvain contro Artù – Ancora Erec et Enide (postilla provvisoria al «sogno del cavaliere») – Come in uno specchio. Songe e mensonge da Chrètien de Troyes a Jean de Meun – La lotta col re-padre e il sogno della sovranità: gli eroi di Chrètien de Troyes – Bibliografia.
Per lo più Chrètien de Troyes è conosciuto come il creatore di Lancillotto (di cui tutti ricordano l’amore adultero con Ginevra, simile a quello di Tristano con Isotta) e della leggenda del Graal, come il poeta della Tavola rotonda e del meraviglioso bretone. I tre romanzi Erec et Enide, Le chevalier au lion (o Yvain) e Cligès sono invece noti quasi esclusivamente agli specialisti, che in genere vi leggono soltanto un’esaltazione dell’amore coniugale e una rappresentazione del conflitto fra amore e prodezza cavalleresca. Esaminati con attenzione, i romanzi di Chrètien (salvo forse Cligès) si rivelano analoghi a sogni, o addirittura sogni veri e propri. Il meraviglioso non è fine a se stesso, ma espressione di una logica onirica padroneggiata da Chrètien con grande sicurezza grazie a una rara capacità di produrre visioni e fantasticherie. Come in tutti i sogni, e in generale nell’inconscio, gli opposti (amore e odio, fedeltà e competizione fra re e cavaliere) coesistono senza contraddizione. L’aspirazione del cavaliere alla sovranità – simboleggiata dal possesso della regina – non cozza, almeno in apparenza, con la fedeltà al re Artù: l’ambivalenza è spesso latente, qualche volta manifesta, in un caso (il duello fra Yvain e Galvano) è dichiarata ed è oggetto di riflessione da parte dell’autore. Ma attraverso le ripetute avventure il cavaliere affronta in realtà una sola avventura fondamentale: la ricerca di se stesso. Molto più di quanto non appaia, questi romanzi rispecchiano (con le necessarie deformazioni poetiche) la condizione, i desideri e le angosce non soltanto della società feudale ma dell’umanità in generale: i conflitti della psiche, i problemi del rapporto edipico e dell’ambivalenza, la ricerca della perfezione interiore riguardano gli uomini di ogni tempo. Come Dante, Chrètien de Troyes è un poeta visionario molto vicino a noi moderni.