Francesco Benozzo, Landscape Perception in Early Celtic Literature, Aberystwyth-Oakville, Celtic Studies Publications, 2004
ISBN 1-891271-11-3, pp. XVI + 272, 19,95 sterling pound
In questo volume vengono analizzati i modi della percezione del paesaggio nella letteratura celtica antica di area irlandese e gallese, con un’attenzione particolare alle altre coeve letterature europee, ivi incluse quella antico-francese, occitana e casigliana.
Dopo una Introduzione, la prima parte (“Irish Landscapes”) analizza tre testi del medioevo irlandese, l’Immram Brain, il Buile Suibhne e le Dindsenchas, mettendo in evidenza da un lato la peculiarità celtica della cosiddetta “semantica dello spazio” e dall’altro le connessioni con le tradizioni romanzesche e liriche continentali. La seconda parte (“Welsh Landscapes”) riguarda invece il medioevo gallese, con un’attenzione specifica sugli Englynion gnomico-sapienziali, sul Cad Goddau e sul Sogno di Maxen: le dinamiche percettive del mondo circostante sono qui analizzate con riferimento alle strutture poetiche e narrative. L’ultima parte (“Crossings”) è di natura strettamente comparativa, e si concentra sull’epica europea (chansons de geste, cantares, Nibelungenlied, epica anglosassone, epica celtica) mettendone in evidenza la particolare fenomenologia percettiva nei confronti dei paesaggi.
Il volume, pubblicato nella prestigiosa collana “Celtic Studies Publications” (che fa capo alla University of Wales e alla Harvard University), è acquistabile presso l’editore stesso (Celtic Studies Publications, Centre for Advanced Welsh anc Celtic Studies, Aberystwyth, Ceredigion SY23 3HH, Wales, UK, e-mail: john.koch@cymru.ac.uk), ovvero presso l’autore (Francesco Benozzo, Via Resistenza 50, 41100 Modena, e-mail: benozzo.f@libero.it).