OBSCURITAS. Retorica e poetica dell’oscuro. Atti del XXIX Convegno Interuniversitario di Bressanone (12-15 luglio 2001), a cura di Giosuè Lachin e Francesco Zambon, presentazione di Furio Brugnolo, Trento, Editrice Università degli Studi di Trento – Dipartimento di Scienze Filologiche e Storiche, 2004 (Labirinti 71).
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno Interuniversitario tenutosi a Bressanone nel luglio 2001. Il tema prescelto – l’obscuritas – ripristina un binomio – retorica e poetica – cui s’ispirarono molti dei primi convegni diretti da Folena e a cui s’intitolò per qualche tempo la stessa serie dei “Quaderni” del Circolo. La categoria stessa di “oscurità”, in senso tecnico – obscuritas -, si sviluppa e si afferma del resto proprio come categoria della retorica, in opposizione alla virtus primaria della perspicuitas. Quello che all’origine era, manualisticamente, un vitium, si è poi progressivamente trasformato, anche attraverso l’apporto del discorso religioso e filosofico, non si dirà nel suo contrario, ma certo in una componente peculiare e sostanziale dell’espressione poetica in particolare. Al punto che per esempio oggi la nostra percezione della poesia moderna – per lo meno dopo Rimbaud e Mallarmé – non può assolutamente prescindere dalla categoria dell’oscuro, del difficile, dell’impenetrabile, dell’ambiguo.