Flamenca, a cura di Mario Mancini, Roma, Carocci, 2006 (Biblioteca Medievale).
ISBN 88-430-3821-4, pp. 320, 22,80 euro
Il geloso punito, l’ “inutil precauzione”, questo il primo livello di lettura del romanzo provenzale Flamenca (1250-1270 ca.): al centro c’è la vicenda dell’eroina, Flamenca, imprigionata per anni in una torre dal marito geloso e poi liberata e conquistata da un rocambolesco, avventuroso amante, che la corteggia audacemente in chiesa, travestito da chierichetto. Ma i tratti burleschi e sarcastici, pure suggeriti dall’intreccio, non sono la tonalità dominante, perché sui caratteri, sui destini personali, sembrano prevalere i valori della conversazione, della socialità, della cortesia. L’autore rievoca lucidamente, nello spazio della corte, gli incontri, le tentazioni, i grovigli, tutto lo spessore disordinato e molteplice della realtà e degli animi umani, ma anche, con profonda comprensione creaturale, riassorbe le voci in un intreccio polifonico, per ricondurle a una difficile armonia. Il sapiente gioco delle atmosfere – ora i notturni delle visioni, ora la luminosità delle scene d’azione -, la mescolanza degli stili, il dialogo sottile e differenziato con la tradizione letteraria, un ritmo leggero, fantasioso, ricco di “humour” fanno di questo romanzo uno dei gioielli della narrativa medievale
INDICE. Introduzione – Note al testo – Jaufre – Apparato – Note – Bibliografia