Le vie spirituali dei briganti, a cura di Alessandro Grossato, Milano, Edizioni Medusa, 2006 (Viridarium).
ISBN 88-7698-072-5, 176 pp., 30,00 euro
L’archetipo mitico, e la costellazione simbolica del “dio dei ladri”, risale probabilmente agli albori dell’umanità, alla figura del trickster o “furfante divino”.
Il filo conduttore dei diversi saggi che compongono Le vie spirituali dei briganti, terzo volume della collana Viridarium curato da Alessandro Grossato, è costituito dall’analisi della fenomenologia religiosa di una categoria certamente anomala di individui e di organizzazioni sempre vissute ai margini delle rispettive società; una fenomenologia spirituale piuttosto complessa, che fino ad oggi era stata assai poco documentata, per via della sua indubbia problematicità. Sei sono i contributi di cui si compone l’opera. Il primo saggio, di Carlo Donà, prende in esame il tema della redenzione del brigante nella tradizione narrativa medievale, partendo dalla figura evangelica di San Disma, il “Buon Ladrone”. Ancora nell’ambito del Medioevo occidentale, Franco Cardini espone il caso opposto e paradossale del nobile crociato Rinaldo di Châtillon, signore di Transgiordania, che per poco non fu ricordato come un martire cristiano, pur avendo compiuto numerose rapine a danno di inermi pellegrini musulmani. Angelo Iacovella descrive alcune particolari e poco conosciute forme di brigantaggio organizzato nell’Islam medievale. Alessandro Grossato, autore del quarto saggio, prende invece in esame la via spirituale dei ladri nell’Induismo, a partire dalle figure delle loro divinità patrone, fino alla forma estrema dei thag, che operarono lungo le vie commerciali dell’India fino alla seconda metà del XIX secolo. Attilio Andreani analizza la figura emblematica del bandito Zhi e, infine, Giorgio Arduini traccia un pregnante profilo storico e antropologico dell’ambigua organizzazione criminale degli Yakuza, dei suoi rituali e delle sua simbologie, in particolare di quelle connesse alla pratica del tatuaggio. Quest’esempio giapponese, forse più di altri, data la sua attualità, dimostra ancor oggi che cosa possa realmente succedere quando la “via dell’eccesso” incrocia, alla sua maniera, la via degli dèi.
INDICE. Alessandro Grossato, Introduzione. Le vie spirituali dei briganti in Europa e in Asia – Carlo Donà, Pessimae vitae finis optimus: la santità dei briganti nei racconti religiosi del Medioevo – Franco Cardini, Martire o brigante? Una nota su Rinaldo di Châtillon – Angelo Iacovella, Ayyarùn e Futuwwa – Alessandro Grossato, La via dei ladri in India – Attilio Andreini, Il Bandito Zhi: empietà e virtù – Giorgio Arduini, Yakuza: quando la via dell’eccesso incrocia la via degli dèi