Salvatore Luongo, «En manera de un gran señor que fablava con un su consejero»: il Conde Lucanor di Juan Manuel, Napoli, Liguori Editore, 2006 (Romanica Neapolitana, 35).
ISBN 88-207-3795-7, 309 pp., 33 euro
Il Conde Lucanor, opera terminata nel 1335 da don Juan Manuel, governatore di Murcia e nipote del re di Castiglia Alfonso X el Sabio, si configura come un complesso edificio macrotestuale: cinque parti, raggrupabili per strategie di discorso in tre sezioni (racconti esemplari, sentenze, trattatello finale). Materiali narrativi, sapienziali e dottrinali, formalmente tenuti assieme dal dialogo che il personaggio eponimo intrattiene con il suo saggio consigliere Patronio, si organizzano intorno a una serie determinata di fulcri concettuali: corpo e anima, voluntad e entendimiento, inganno e verità, entenciones e obras, ecc. A partire dai nuclei costituiti dagli enxienplos della prima parte collocati in posizione enfatica (la triade iniziale, quella mediana e quella conclusiva), il volume propone un esame dei principali temi e delle fondamentali problematiche svolti e affrontate nel Libro: il rapporto consigliere-consigliato; la salvezza dell’anima in relazione all’estado e agli obblighi che esso impone; i valori e i disvalori dell’etica nobiliare; l’interpretazione dei segni, verbali e non verbali, emessi dalla realtà; la posizione dell’uomo, al centro della creazione tra il mondo e Dio.