Memorie, diari, confessioni, a cura di Andrea Fassò, Bologna, il Mulino, 2007.
ISBN 978-88-15-12055-7, 452 pp., 32,40 euro
Le “Confessioni” di sant’Agostino si possono considerare il modello di quella letteratura che si presenta come testimonianza di verità sulle proprie esperienze. Vi si distinguono due categotari: il diario (registrazione degli avvenimenti, con o senza un firie complemenlo conduttore) e la memoria/confessione, che ripercorre retrospettivamente un lungo periodo di tempo selezionando fatti ed esperienze e conferendo a essi un senso più o meno esplicito. Siamo lontani dunque dalla finzione letteraria, anche se questa a volte ha forti connotati autobiografici. Si tratta di una letteratura che confina, fino a sconfinarvi spesso e volentieri, con la storia, con l’analisi psicologica, con la riflessione filosofica. A questo volume hanno contribuito dunque, a fianco di studiosi di letteratura, cultori di psicoanalisi e di storia; accanto a classici di ieri e di oggi (Agostino, Hugo, Schnitzler) figurano personaggi meno frequentati ma molto rappresentativi (Guibert de Nogent, Llorente, Dorothy Wordsworth, Maurice de Guérin, Rahel Levin, Amiel, Margaret Oliphant), testimoni del nostro tempo come Barbusse, Primo Levi (affiancato da oscuri reduci dei Lager), Miosz, e personaggi consacrati dalla storia, lontani (Montecuccoli) o vicinissimi a noi (Freud, Che Guevara, Giovanni XXIII).
INDICE. Andrea Fassò, Introduzione – Carlo Vittorio Todesco, Memorie, diari, confessioni: riflessioni di uno psicoanalista – Bruna Pieri, Memoria, tempo, racconto: spunti metanarrativi nelle “Confessioni” di Agostino – Luigi Russo, Tra storia, esegesi biblica e autobiografia: il De vita sua di Guiberto di Nogent – Denise Aricò, Appunti per l’imperatore: le Memorie militari di Raimondo Montecuccoli – Maurizio Fabbri, La “Noticia” di Juan Antonio Llorente: autobiografia di un ‘afrancescado’ – Francesco Benozzo, I diari-paesaggio di Dorothy Wordsworth: una geografia interiore della coscienza – Ursula Isselstein, Il genere proteico. Tipologie di scrittura diaristica nel Sette e Ottocento tedesco e i diari di Rahel Levin Varnhagen – Adriano Marchetti, Il “Cahier vert” di Maurice de Guérin: laboratorio di scrittura in forma diaristica – Bruno Basile, Le “Choses vues” di Victor Hugo – Andrea Fassò, Superuomo fallito, cristiano mancato. L’esistenza virtuale di henri-Frédéric Amiel – Beatrice Battaglia, L'”Autobiografia” di Margaret Oliphant: vivere da scrittrice professionista nell’Ottocento inglese – Paola Maria Filippi, Una donna e un uomo scrivono di sé nell’Austria di fine Ottocento. Marie von Ebner-Eschenbach e Arthur Schnitzler: due scritture diaristiche a confronto – Vita Fortunati, L’antiretorica della guerra nei diari europei della prima guerra mondiale – Peter Kuon, Voci incrociate. La liberazione dei campi di concentramento nelle memorie dei sopravvissuti – Massimo Lollini, Il diario di dieci giorni di Primo Levi – Étienne Fouilloux, Le Agende di Angelo Giuseppe Roncalli- Giovanni XXIII (1905-1963) – Luciano Formisano, Ernesto ‘Che’ Guevara: “I diari della motocicletta” – Andrea Ceccherelli, Considerazoni su Lilosz autobiografico.