Monica Balestrero, Il lai di Lanval di Marie de France, Roma, Aracne, 2007.
ISBN 973-736-158-5 / 978-973-726-158-8, 25 RON (circa 8 euro)
Questo studio si presenta come un’analisi dettagliata del celebre racconto di Maria di Francia basato sulla messa a confronto del regno di Avalon e quello di Artù. I due mondi rappresentano la contrapposizione fra l’elemento maschile e quello femminile. Presso la corte di Artù, popolata da uomini, cavalieri infingardi e invidiosi, che riconoscono come modello di assoluta bellezza e perfezione una donna fedifraga e bugiarda, la generosità e la fedeltà di Lanval vengono scambiate per effeminatezza. Nel mondo della fata, popolato solo da figure femminili, regnano l’amore e la prosperità. Di fronte al mancato mantenimento della promessa da parte del cavaliere, la fata, umanizzata come modello di superiorità spirituale, risponde col perdono e non con la vendetta.
In appendice due saggi brevi sull’influenza che il racconto di Maria di Francia ha avuto sulla tradizione canterina italiana e sul tema del cavaliere reso folle dalla perdita della donna amata.