Aldo Menichetti, Saggi metrici, a cura di Paolo Gresti e Massimo Zenari, Firenze, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, 2006 (Quaderni di stilistica e metrica italiana, 1).
ISBN 88-8450-158-X, VIII-367 pp., 39.00 euro
Il volume di Aldo Menichetti, curato dagli allievi Paolo Gresti e Massimo Zenari, raccoglie l’insieme dei suoi saggi metrici, lavori spesso notissimi e decisivi nelle prospettive di ricerca sui primi secoli. Così ad esempio, le Implicazioni retoriche nell’invenzione del sonetto, che nel 1975 fondavano su basi nuove lo studio dell’articolazione della forma nel Duecento, mostrando come aspetti retorici quali il procedimento delle coblas capfinidas si consolidassero in figure ricorrenti e in tal modo divenissero elementi oggettivi, di natura quasi metrica. La stessa importanza hanno avuto i contributi sulla ‘rima per l’occhio’, su sinalefe e dialefe in Petrarca (un tratto che distingue in modo marcato la prosodia dei Fragmenta da quella dantesca), sulla struttura della canzone in Guittone, sull’origine dell’endecasillabo. Saggi che, insieme agli altri di materia antica, si muovono in un territorio per eccellenza romanzo, in cui si intrecciano i rapporti fondativi, nella lingua della poesia, tra la cultura provenzale e quella italiana. Forse meno diffusi ma altrettanto rilevanti sono, infine, i capitoli sulla metrica del Novecento che chiudono la raccolta.