Francesco Benozzo, La tradizione smarrita. Le origini non scritte delle letterature romanze, Roma, Viella, 2007.
ISBN 978-88-8334-248-6, 224 pp., 22,00 euro
Che cosa hanno in comune gli sciamani paleoeuropei, i bardi e i druidi celtici, gli scaldi e i maestri di rune germanici, i trovatori, i poeti delle chansons de geste, gli autori di romanzi arturiani? La risposta che qui si suggerisce è che questi professionisti della parola, prima orale e poi scritta, sono stati il tramite di una trasmissione culturale millenaria. Questo volume innova così radicalmente la nostra visione delle letterature medievali e delle radici europee, ponendo al centro dell’analisi la continuità e le strategie di trasformazione di motivi mitici e leggendari dall’epoca paleolitica alle letterature dei secoli XI-XIII. Esaminando in una prospettiva inedita fonti di ogni tipo, dall’Età del Bronzo al pieno Medioevo, l’autore ricerca quel filo mai del tutto spezzato che lega lo stile poetico della tradizione eroica celtica e quello dell’epica romanza, gli eroi protostorici e re Artù, l’adorazione della dea in Gallia e il servizio d’amore trobadorico.