Nuove prospettive sulla tradizione della Commedia. Una guida filologico-linguistica al poema dantesco, a cura di Paolo Trovato, Firenze, Franco Cesati Editore, 2007 (Filologia e ordinatori, 3).
ISBN 978-88-7667-333-7, 742 pp., 125,00 euro
Il volume raccoglie all’interno di un progetto unitario una ventina tra capitoli e appendici documentarie. La prima parte dell’opera offre gli strumenti indispensabili per seguire le questioni sul tappeto: gli elenchi dei manoscritti in discussione con ipotesi aggiornate di datazione e localizzazione; le “famiglie” di manoscritti della Commedia fin qui individuate dalla filologia otto-novecentesca. La seconda parte affronta problemi di carattere generale, quali il diverso tasso di riproduzione nelle diverse aree della penisola e l’identificazione delle mani di alcuni tra i copisti più antichi della Commedia, mettendo a disposizione degli studiosi due strumenti di lavoro utili per una classificazione di massima di qualsiasi testimone manoscritto: i loci di Barbi (1891) e quelli discussi più estesamente da Petrocchi (1966). La terza parte punta ad approfondire le conoscenze della lingua e della prosodia del poema, con analisi stratigrafiche dei manoscritti di Francesco di ser Nardo, della sottofamiglia pisana Ash-Ham, del Madrileno e del Riccardiano-Braidense. Un capitolo inoltre è dedicato alle caratteristiche del ravennate trecentesco, giacché Ravenna fu – con ogni probabilità – il luogo nel quale, per conto dei figli di Dante, vennero esemplate le prime copie. Infine, la quarta parte del volume propone una serie di approfondimenti filologici su vari aspetti della tradizione (il gruppo del Cento; il Cortonese e i suoi affini; manoscritti “antichissimi” e perduti di cui si sono salvate le lezioni caratteristiche in postillati del Cinquecento; la tradizione del “capitolo” di Jacopo Alighieri).