Matteo di Parigi, La Vie Saint Thomas le Martyr, a cura di Carla Rossi, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2008.
ISBN 978-88-6274-051-7, 112 pp., 15,00 euro
Matteo di Parigi, monaco benedettino dell’abbazia di St. Albans, cronachista, cartografo e scrittore tanto in latino (è sua la famosa Chronica majora), quanto in anglo-normanno, fu anche uno dei maggiori miniaturisti, nell’Inghilterra di Enrico III. Lavorò sia per la propria abbazia, di cui diresse lo scriptorium, sia per committenze laiche, soprattutto per dame appartenenti all’alta aristocrazia, tra cui la cognata del re, Sanchia di Cornovaglia, e la contessa Isabelle de Warenne per la quale, attorno al 1220, versificò in anglo-normanno, traducendola dal Quadrilogus, e miniò una Vita di San Tommaso Becket. Di questo poema che un tempo doveva contare all’incirca ottomila versi non sopravvivono che quattro fogli, scritti e illustrati rectoverso, oggi conservati in collezione privata. Se ne fornisce qui per la prima volta un’edizione critica commentata in italiano, corredata da tavole a colori.