La lirica romanza del Medioevo. Storia, tradizioni, interpretazioni, Atti del VI convegno triennale della Società Italiana di Filologia Romanza (Padova-Stra, 27 settembre – 1 ottobre 2006), a cura di Furio Brugnolo e Francesca Gambino, Padova, Unipress, 2009.
ISBN 978-88-8098-255-5, 2 voll., 953 pp., 90,00 euro
Si può parlare della lirica romanza del Medioevo, e più in generale della lirica medievale, come di un unico organico fenomeno letterario, solo linguisticamente distinto, o vi sono più “liriche” medievali? Quali sono le affinità e quali le differenze fra le tradizioni liriche nei vari volgari romanzi? E in che senso la lirica romanza delle origini (e la poetica che la sottende) si differenzia da quella precedente e contemporanea in latino? E ancora: come veniva letta e recepita ieri la lirica del Medioevo e come viene letta e recepita oggi? Dove sta la sua ‘poeticità’? La distanza storica che ci separa da essa è un ostacolo alla sua comprensione e valorizzazione estetica o può costituire invece un’occasione per attualizzare e vivificare un patrimonio culturale comunque imprescindibile? Con quali parametri e quali intendimenti accostarsi ad esso? Con quali strumenti analizzarlo e interpretarlo? E infine: è possibile oggi una nuova considerazione, una nuova ‘visione’ della lirica medievale, in sé e all’interno del sistema dei generi e della sua evoluzione?
A questo complesso di problemi e interrogativi fanno idealmente capo gli oltre quaranta contributi che sono qui raccolti e che formano gli atti del VI convegno triennale della Società Italiana di Filologia Romanza, svoltosi nel 2006: uno strumento indispensabile per conoscere e approfondire un’affascinante tradizione letteraria che va dai trovatori occitanici a quelli galego-portoghesi, dai trovieri francesi alla Scuola siciliana agli stilnovisti.