Medioevo folklorico. Intersezioni di testi e culture, a cura di Massimo Bonafin e Carla Cucina, numero monografico di «L’immagine riflessa», XVIII, 1-2, 2009.
ISSN 0391-2973, 450 pp., 37,00 euro (privati) – 52,00 euro (biblioteche)
Il Centro di Antropologia del Testo dell’Università di Macerata ha organizzato nel dicembre 2007 un convegno di studi sul tema «Medioevo folklorico: intersezioni di testi e culture» di cui ora L’Immagine riflessa ospita gli atti; se il centro di ricerca maceratese nasce con l’appoggio di un gruppo interdisciplinare di studiosi e docenti (di glottologia e linguistica, storia medievale, epistemologia, estetica, slavistica e islamistica, oltre che filologia germanica e romanza), che hanno trovato nel DIPRI – Dipartimento di ricerca linguistica, letteraria e filologica dell’ateneo marchigiano un punto di riferimento scientifico e operativo, la rivista genovese già da molto tempo dedica un interesse attento e partecipato ai problemi di una antropologia del testo letterario.
Il convegno sul Medioevo folklorico, patrocinato dalla Società Italiana di Filologia Romanza e dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Macerata, ha rappresentato una prima occasione di confronto su un argomento specifico, nella sua delimitazione storica, ma di grande momento nelle correnti più vive della ricerca internazionale (medievistica, filologica, comparatistica e demo-antropologica). Mai come oggi, di fronte al sempre presente pericolo di chiusure entro i rassicuranti confini accademici delle discipline tradizionali, di fronte alle trasformazioni sociali e antropologiche a cui va incontro la civiltà europea come l’abbiamo conosciuta fino a pochi lustri fa, la ricerca su quello straordinario laboratorio di culture, conflitti e integrazioni che è stato il Medioevo occidentale è attuale e può aiutare ad affrontare consapevolmente quelle che ci si presentano come le sfide e le ‘emergenze’ del presente e del futuro; tanto più la ricerca potrà realizzare questo obiettivo quanto più sarà trans-disciplinare, coraggiosa e innovativa.
INDICE. Massimo Bonafin, Carla Cucina, Medioevo folklorico: intersezioni di testi e culture. Questioni di metodo. Enrico V. Maltese, Lo spazio politico del folclore bizantino. Una nota sul “trionfo rovesciato” – Nicolò Pasero, Unicità e pluralità della cultura folklorica medievale. Intersezioni romanze. Alvaro Barbieri, Combattere al guado: realtà storica e radici antropologiche di un motivo letterario – Carlo Donà, La perigliosa caccia alla cerva cornuta – Sonia Maura Barillari, La città delle dame. La sovranità ctonia declinata al femminile fra l’Irlanda e i Monti Sibillin – Maria Di Nono, Ponzio Pilato. Il senso dei mutamenti della memoria culturale – Carlo Santini, Il nibbio di Salimbene – Gianluca Frenguelli, Il serpente del metallo, il badalischio e il camaleone: Giordano da Pisa e i bestiari – Maurizio Dardano, Per una tipologia del discorso sul cibo nel Decameron. Intersezioni germaniche. François-Xavier Dillmann, Les landvættir, génies tutélaires de la Scandinavie ancienne – Marcello Meli, Un ponte per l’aldilà – Francesca Chiusaroli, Traduzioni e tradizioni. Forme e temi del soprannaturale religioso in due versioni anglosassoni dalla Historia di Beda – Alessandra Canala, Vita monastica e interpretazione dei sogni: aspetti del folklore in un poemetto alfabetico anglosassone (Cotton Titus d xxvii, bl). Intersezioni periferiche. Diego Poli, Un arcaismo nella cultura dell’alto Medio Evo: la figura del porcaro nelle letterature celtico-insulari – Laura Sestri, Forma linguistica e funzione mitologica della pietra nelle byliny: alcune osservazioni su lingua e cultura in ambito russo – Marco Sabbatini, Paradossi dello jurodstvo . Il paradigma medievale e i riflessi nella letteratura russa contemporanea. Attualizzazioni. Eugenio Burgio, Sulla manipolazione ‘esoterica’ degli oggetti folklorici: il caso di «The Da Vinci Code»