Zeno Verlato, Le Vite di Santi del codice Magliabechiano XXXVIII.110 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Un leggendario volgare trecentesco italiano settentrionale. Preceduto dall’edizione, con nota critica, stilistica e linguistica, del codice Ashburnhamiano 395 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze (XIV sec.), Tübingen, Max Niemeyer Verlag, 2009 (Beihefte zur Zeitschrift für romanische Philologie, 348).
ISBN 978-3-484-52348-7, XII+781 pp., 159,95 euro
La storia della tradizione volgare della Legenda aurea di Iacopo da Varazze, affidata com’è ai mille rivoli di una trasmissione manoscritta frammentaria, inordinata, caleidoscopica – e perciò stesso ancora ampiamente inesplorata – attende ancora in buona parte di essere scritta.
Per servire e contribuire alla ricerca in tale campo, il volume propone l’edizione di due distinte raccolte agiografiche, entrambe conservate in biblioteche fiorentine: il ms. Magl. XXXVIII.110 della Bibl. Nazionale (già edito un secolo fa da Wilhelm Friedmann), e l’Ashb. 396 della Bibl. Medicea Laurenziana (inedito in ogni sua parte), databili entro il primo trentennio del XIV secolo. I due mss., tra altri testi agiografici e devoti, contengono infatti un nucleo comune di otto volgarizzamenti dalla Legenda aurea: un nucleo che, tenuto conto delle caratteristiche sopra ricordate della tradizione iacopina, si offre come un episodio particolarmente cospicuo e precoce della fortuna volgare in area padana dell’opera del predicatore domenicano. Tale nucleo andrà considerato come un’intersezione all’interno di un collettore più vasto, come pare dimostrare la presenza di altri 21 volgarizzamenti iacopini testimoniati dal solo ms. laurenziano.
Di entrambi i mss. è fornito il testo critico integrale, corredato di un approfondito studio linguistico e di un commento. Il più ampio spazio è dedicato inoltre all’analisi delle cosiddette ‘strategie di volgarizzamento’ riscontrabili nei due mss., vale a dire alla definizione degli scopi ideologici e comunicativi sottesi alle due raccolte nel loro rapporto coi modelli (specialmente con la Legenda aurea) e nel loro rapporto reciproco, nonché delle tecniche stilistico-retoriche impiegate.