Ermenrico di Ellwangen. Epistola a Grimaldo, Edizione critica, traduzione e commento di Francesco Mosetti Casaretto, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2009 (Ricerche Intermedievali, 6).
ISBN 88-6274-181-1, pp. IX-508, 45,00 euro
L’Epistola ad Grimaldum di Ermenrico di Ellwangen è una lettera-fiume, a carattere enciclopedico, composta nel monastero di San Gallo attorno all’850 e diretta all’abate del cenobio stesso, già arcicappellano di Ludovico il Germanico e personaggio politico tra i più importanti dell’epoca. Si tratta di uno dei testi più enigmatici di tutta la letteratura mediolatina; ma si tratta anche di un testo fortemente tipologico e questo la rende necessaria per chi indaghi criticamente la cultura medievale. La lettera affronta, in caleidoscopica successione: l’esegesi del duplice comandamento dell’amore di Dio e del prossimo, la dottrina dell’anima, la filosofia, la dialettica, le arti liberali, le virtù, la retorica, questioni fonetiche e morfologico-grammaticali, la mitologia classica, la storia sacra; e, poi, ancora teologia trinitaria, inni, versi, un abbozzo di agiografia metrica della vita di san Gallo affidata alle cure di Ermenrico di Ellwangen (ma da lui mai terminata) e, in appendice, una densa riflessione sul tema della conoscibilità dell’essenza di Dio mediante l’applicazione delle dieci categorie aristoteliche. L’edizione critica è basata sull’apporto testimoniale del solo ms Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 265 (IX sec.) e differisce dalle precedenti edizioni integrali del Duemmler (1899) e della Goullet (2008) in 55loci. L’Editore ristruttura completalmente l’opera, alla quale è premessa un’ampia introduzione a carattere ermeneutico (pp. 1-172). A fronte del testo latino è posta la traduzione italiana; seguono estese note di commento (pp. 371-445) e indici.