Edoardo Vallet, A Narbona. Studio sulle tornadas trobadoriche, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2010 (Scrittura e scrittori, 21).
ISBN 978-88-6274-244-3, 194 pp., 16,00 euro
La tornada è antica quanto la lirica trobadorica e ne attraversa l’intera storia, dagli esordi del “primo trovatore” Guglielmo IX all’artificioso revival dei borghesi di Tolosa e dei loro concorsi poetici. La tornada rappresenta una finestra più o meno angusta sul mondo contemporaneo dei trovatori quando è impiegata come sede di dediche e invii e allo stesso tempo può rappresentare una debole traccia della performance cantata per la sua funzione di ritornello finale di chiusa. Spesso si trova in essa più di quanto non ci possa aspettare dalla cobla più piccola della canzone.