Autografi dei letterati italiani. Le Origini e il Trecento, to. I, a cura di Giuseppina Brunetti, Maurizio Fiorilla e Marco Petoletti, Roma, Salerno Editrice, 2013.
ISBN 978-88-8402-884-6, XVI-368 pp. di cui 164 di tavole n.t., 64,00 euro
Il volume inaugura la serie Le Origini e il Trecento degli Autografi dei letterati italiani. Raccoglie schede monografiche (redatte da specialisti) dedicate alle carte autografe di venticinque letterati italiani attivi nei secoli XIII e XIV. Sono compresi in questo primo tomo san Francesco, alcuni esponenti della scuola poetica siciliana e siculo-toscana, i primi commentatori danteschi, insieme a Niccolò de’ Rossi, Giovanni Sercambi, Antonio Pucci, Filippo Villani, fino ad arrivare a personalità del preumanesimo come Lovato Lovati; ma sono presenti anche figure cui è stato dato finora poco spazio dagli storici della letteratura, come ad esempio Francesco Pipino (traduttore del Milione di Marco Polo). Particolare spazio è riservato a Giovanni Boccaccio e a intellettuali della sua cerchia culturale; il corpus di autografi boccacciani, esaminato con attenzione anche ai disegni di mano del Certaldese, è stato interamente ridefinito con significative revisioni sia sul versante delle attribuzioni sia su quello delle datazioni. Ogni scheda si apre con un’introduzione ai manoscritti del singolo letterato, seguita da un elenco di tutti i suoi autografi noti (di cui viene data una descrizione essenziale con principali riferimenti bibliografici), con due sezioni autonome dedicate ai postillati e gli autografi di dubbia attribuzione; le schede sono accompagnate da un ampio dossier di immagini, commentato da una nota paleografica, con cui vengono illustrate le caratteristiche della scrittura e le abitudini grafiche di ogni autore e la loro evoluzione nel corso del tempo.