Memento mori. Il genere macabro in Europa dal Medioevo a oggi. Atti del Congresso Internazionale, Torino, 16-18 ottobre 2014, a cura di Marco Piccat e Laura Ramello, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2014.
ISBN 978-88-6274-550-5, XII + 724 pp., 50,00 euro
Il volume Memento mori. Il genere macabro in Europa dal Medioevo a oggi raccoglie i contributi presentati da studiosi italiani e stranieri nel corso dell’omonimo Congresso Internazionale organizzato dall’Università di Torino – Dipartimento di Studi Umanistici (StudiUm) in collaborazione con l’Associazione ‘Danses Macabres d’Europe’ (Torino-Manta-Macra, 16-18 ottobre 2014).
Studi e ricerche sulle ‘Danze macabre‘ e i temi ad esse collegati (l’Incontro dei tre vivi e dei tre morti, il Trionfo della morte, l’Ars moriendi, la ‘Vanitas vanitatum‘, il Giudizio Universale e i temi escatologici e millenaristici) declinati, senza limiti cronologici, negli ambiti della storia dell’arte figurativa, della musica, della letteratura o della della storia, costituiscono, nell’ ottica delle più recenti acquisizioni e del procedere dei ritrovamenti sul campo, un’ occasione privilegiata di riflessione e confronto. I partecipanti al Convegno, appartenenti agli ambiti della ricerca scientifica di differenti Paesi – dalla Francia, all’Inghilterra alla Slovenia, alla Spagna alla Finlandia, alla Romania, al Brasile e all’Italia –, in ambito universitario o di gruppo di ricerca, mostrano come, nel quadro delle autonomie concesse alle singole ricerche ed alle differenti metodologie, emerga l’importanza dell’interdisciplinarietà di fondo, con la possibilità di ritrovare elementi comuni per la messa a fuoco di situazioni di grande affinità culturale, interangente oltre i limiti territoriali o cronologici.
Il volume offre, a questo proposito, una vasta gamma di saggi, dal Medioevo al Novecento, caratterizzata dalla varietà dei materiali d’indagine, testuali e di tradizione, su cui si sono confrontati i vari autori. I domini classici di investigazione del genere – affreschi, statuaria, iscrizioni, manoscritti, decorazioni di chiese, architetture e cimiteri, spartiti musicali, saggi teatrali, tradizioni agiografiche, tradizioni liturgiche e letterarie, ricerche etnografiche e di folklore – sono tutti toccati attraverso documenti esemplari ed importanti, per la gran parte sinora del tutto inediti, a dimostrazione di come il genere macabro non sia più, da tempo, esclusivo degli studiosi delle consuetudini religiose ma appartenga ormai all’ambito riconosciuto e generale delle Scienze Umane.
Contributi di: Caterina Angela Agus (Torino), Alessandro Angelucci (Università di Chieti-Pescara), Barbara Baert (University of Leuven, Belgium), Giulia Baselica (Università di Torino), Cristina Bogdan (Université de Bucarest), Alex Borio (Università di Torino), Luigi Casetta (Villafranca Piemonte), Silvia Ceriani (Torino), André Chabot (D.M.E.), Arabella Cifani – Franco Monetti (Torino), Raffaele Cioffi – Roberto Rosselli Del Turco (Università di Torino), Alessio Collura (Università di Trento – Université Paul Valéry, Montpellier 3), Andrea Comboni (Università di Trento), Damiano Cortese (Università di Torino), Ana María del Valle Collado (Universidad Complutense, Madrid), Barbara Foresti (Università di Firenze), Solange Fouilleul (D.M.E.), Nicolò Maria Fracasso (Università di Pavia), Georges Fréchet (Ministère de la Culture, Paris), Serena Fumero (Torino), Luisella Giachino (Università di Torino), Gérard Gros (Université de Picardie-Jules Verne), Didier Jugan (GRPM), Marie-Dominique Leclerc (Université de Reims-Champagne Ardenne), Silvia Marin-Barutcieff (Université de Bucarest), Elisa Martini (Università di Firenze), Francesc Massip (Universitat Rovira Virgili, Tarragona) – María Morrás (Universitat Pompeu Fabra (Barcelona), Alyxandra Mattison (University of Sheffield), Elisa Mussapi (Torino), Elisabetta Nicola (Torino), Jyrki Nissi (University of Tampere), Hélène Pesquet (D.M.E.), Marco Piccat (Università di Trieste), Tamara Quírico (Universidade do Estado do Rio de Janeiro – UERJ), Laura Ramello (Università di Torino), Renato Sibille (Chambra d’Oc), Bertrand Utzinger (D.M.E.), Hélène Utzinger (D.M.E.), Carlotta Venegoni (Torino), Tomislav Vignjević (University of Primorska, Slovenia), Antonia Víñez Sánchez (Universidad de Cádiz), Rozaliia Yakobets (Università di Macerata).