Dentro l’officina di Giovanni Boccaccio. Studi sugli autografi in volgare e su Boccaccio dantista, a cura di Sandro Bertelli e Davide Cappi, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2014
ISBN 978-88-21009280, XI+510 pp. con 49 tavole a colori fuori testo
Il volume raccoglie una serie di contributi accomunati dallo studio ravvicinato di alcuni celebri codici scritti dalla mano di Giovanni Boccaccio: gli “autografi volgari”, sia “autoriali” che “editoriali”.
I lavori ospitati sono caratterizzati da taglio ed estensione diverse: descrizioni paleografiche e codicologiche integrali e analitiche, riflessioni su alcuni aspetti linguistici, saggi preparatori di edizione critica, analisi di postillati e di estratti derivati da autografi, approfondimenti storico-critici di rapporti culturali tra intellettuali partecipi della fortuna critica dell’opera dell’autore. Elemento unificante tra tutti l’ineludibile rapporto con gli autografi volgari e danteschi. Cioè con il dato, la base codicologica, a partire dal quale sono scaturite le interpretazioni e le ipotesi che qui si sottopongono al giudizio dei lettori.
Il volume si apre con una corposa sezione codicologico-paleografica (Bertelli, Cursi e Bertelli-Cursi), per poi passare, dopo un breve ma denso contributo linguistico (Faleri), a una sezione “dantesca” (Mecca, Rossi, Cappi-Giola), e finire con una sezione riservata a testimonianze recenziori sulla tradizione del Decameron (Pulsoni, Bernardi).