Furio Brugnolo, Forme e figure del verso. Prima e dopo Petrarca, Leopardi, Pasolini, Roma, Carocci, 2016 (Lingue e Letterature, 209)
ISBN 9788843076376, 232 pp., 24,00 euro
Il condizionamento esercitato dalle “ragioni metriche” e dalle regole della versificazione sul linguaggio poetico – con la conseguente tensione fra libertà espressiva e istanze rigorosamente formali – ha assunto nella tradizione italiana un rilievo decisivo, molto più forte e caratterizzante che in altre tradizioni letterarie. Partendo da indagini specifiche, relative soprattutto, ma non solo, agli autori citati nel titolo – tre maestri assoluti del verso –, i sei saggi raccolti nel presente volume (chiuso da un’appendice su Umberto Saba) mostrano quanto sia imprescindibile, per fare storia e critica della poesia, capire come i poeti di ieri e di oggi si siano direttamente confrontati, anche nel senso più tecnico e artigianale, con questo aspetto del loro operare.
INDICE. Avvertenza – 1. Forme del verso. L’apocope poetica prima e dopo Petrarca – 2. «Il suon che di dolcezza i sensi lega». Grammatica ed eufonia nei Rerum vulgarium fragmenta – 3. Come scrivere (e leggere) versi. La poetica grafico-visiva di Francesco Petrarca – 4. «Quel tempo della tua vita mortale». Per la storia di una figura ritmica – 5. Breve storia dell’alessandrino italiano – 6. Il sogno di una forma. La metrica delle poesie friulane di Pasolini – Appendice. Commentare e interpretare Saba: Vecchio e giovane – Indice dei nomi.