Filologicamente. Studi e testi romanzi, Bologna, Bononia University Press, 2018
ISBN 978-88-6923-268-8, pp. 177, euro 25
Il primo volume di una nuova serie, come la gemma centrale di una collana, incontra sempre l’occhio e l’obbligo di sciogliere alcuni interrogativi naturali dei lettori: ‘perché dovremmo leggervi?’, ‘in che misura e in cosa la vostra collana si distingue da quelle che affollano le librerie e le biblioteche?’.
Il percorso che ha portato alla pubblicazione del primo volume di «Filologicamente. Studi e testi romanzi» è semplice e con tale freschezza lineare viene incontro a quelle, pure opportune, domande: si raccolgono qui anzitutto le ricerche di Filologia romanza elaborate nell’Università di Bologna, le ricerche degli allievi di un autentico laboratorio. Work in progress, col suo sorridente acronimo wip, era stata del resto la prima ipotesi di titolo, legata a quello che ancora qualifica i vivaci Seminari di Filologia romanza che si tengono nel Dipartimento di Filologia classica e italianistica. Dall’officina filologica ossia dagli strumenti umani della filologia, questa collana nuova prende il suo più intimo colore: sin dall’immagine medievale e bolognese posta in copertina, con la miniatura della costruzione di San Petronio – una costruzione lenta, artigianale, plurale quanto specializzata nel particolare sistema e perciò attenta – sino al titolo scelto che al più beneaugurante “Studi e testi” premette un avverbio; anzi, si potrebbe dire, che l’atto di preferire al sostantivo l’avverbio (con ogni intrinseco rimando al modo e all’attitudine, al metodo insomma) ci sembra di per sé un tratto caratterizzante e prezioso.
La collana proporrà due numeri ogni anno, uno miscellaneo e un secondo tematico: il primo raccoglierà lavori maturi e selezionati di allievi, il secondo gli atti delle giornate di studio che concludono solitamente il corso di Filologia romanza ogni anno accademico, giornate in cui le ricerche originali e il sapere di scelti specialisti convenuti a Bologna, italiani e stranieri, provano a fare il punto su questioni e temi significativi per la disciplina. Così, al momento di licenziare il presente volume, mentre si disegna già l’architettura scientifica del prossimo convegno di maggio che sarà dedicato alle Prophecies de Merlin, è in corso di lavorazione il secondo numero di «Filologicamente»: Per i romanzi di Alessandro Magno. Storie, incontri, tradizioni testuali.