Mario Alinei e Francesco Benozzo, Falsi germanismi nelle lingue romanze. Con particolare riguardo all’area italiana, Alessandria, Edizioni dell’orso, 2018.
ISBN 978-88-6274-877-3, 140 pp., 16 euro
L’ideologia pangermanica, razzista ed ariana, ha avuto un ruolo cruciale nella genesi della linguistica storica, nata proprio in quegli anni di metà Ottoecento, la quale – sul versante della romanistica – ha non a caso fin da subito attribuito un peso eccessivo ai cosiddetti “germanismi” nelle lingue romanze: peso che continua pedissequamente a essere riconosciuto anche oggi, nei vari dizionari etimologici e negli studi specifici, nonostante le decine di lavori dedicati allo stretto rapporto tra linguistica e ideologia razzista, e nonostante le esplicite ritrattazioni fatte dagli studiosi di discipline affini, nate anch’esse su base scientifica in quegli anni, quali l’archeologia, la storiografia e l’antropologia. L’idea che anima questo libro è quella di tornare a prendere in considerazione alcune delle parole comunemente attribuite al superstrato germanico, per verificarne una possibile etimologia latina alla luce della loro semantica e nel rispetto delle regole della fonetica storica.