Con il titolo di Roman de Guiron si indica la seconda branche del Ciclo di Guiron le Courtois, mastodontico complesso di romanzi francesi in prosa composti all’incirca tra il 1235 e il 1240. Copiato nei secoli e amato da molte generazioni di lettori, tra cui Federico II di Svevia e Ludovico Ariosto (che vi trovò numerosi spunti per l’elaborazione dell’Orlando furioso), il Ciclo di Guiron le Courtois viene pubblicato integralmente per la prima volta a cura del «Gruppo Guiron».
– vol. IV, Roman de Guiron. Parte prima, a cura di Claudio Lagomarsini, pp. XVI-897, ISBN 978-88-8450-969-7.
Il presente volume contiene l’edizione critica della prima metà del Roman de Guiron (§ 1-970): in questo romanzo viene introdotto nel mondo arturiano Guiron il Cortese, un prode cavaliere ignoto alle prose francesi del Duecento a causa della prigionia che lo ha tenuto lontano dalle scene per molti anni. All’inizio del racconto, Guiron e il suo fidato compagno d’armi, Danain il Rosso, partecipano a un torneo, accompagnati dalla bellissima moglie di Danain. Al torneo partecipa anche Lac, che resta ammaliato dalla donna e decide di rapirla affrontando la sua scorta armata. Ma Guiron intercetta la notizia e si mette in marcia per sventare l’agguato. Da questo viluppo di opposti desideri si dipana un ambizioso e complicatissimo intreccio che tiene insieme un numero impressionante di duelli, prove, imprigionamenti, avventure e – ingrediente fondamentale nella struttura del romanzo – molteplici racconti retrospettivi che risalgono fino all’epoca di Uterpendragon, padre di re Artù. Il testo critico, costituito sulla base di uno stemma e di una nuova concezione del rapporto tra sostanza testuale e forma linguistica, è accompagnato da un apparato sistematico di varianti, da note di commento e da un glossario. L’Introduzione presenta gli aspetti letterari più salienti della prima metà del romanzo e illustra le principali questioni relative ai manoscritti e alla trasmissione del testo. Open access
– vol. V, Roman de Guiron. Parte seconda, a cura di Elena Stefanelli, pp. XVI-920, ISBN 978-88-9290-059-2.
Il presente volume contiene l’edizione critica della seconda metà del Roman de Guiron (§ 971-1401): in questo romanzo viene introdotto nel mondo arturiano Guiron il Cortese, un prode cavaliere ignoto alle prose francesi del Duecento a causa della prigionia che lo ha tenuto lontano dalle scene per molti anni. Nella seconda parte del romanzo, Guiron è in cerca di Danain il Rosso, il compagno d’armi che ha rapito la sua amata Bloie. Dopo vari incontri e imprese – cavalieri codardi e sleali, amanti sfortunati, imboscate e battaglie – Guiron riuscirà a trovare l’amico, con il quale si scontrerà in un duello senza esclusione di colpi. Da questo filo principale della narrazione si dipanano le avventure di altri personaggi, come quella di Brehus senza Pietà: nemico giurato delle donne, si innamora perdutamente di una malvagia damigella, che lo fa smarrire in una grotta. La disavventura diventa però per lui l’occasione di incontrare gli avi di Guiron – ritiratisi nel misterioso antro – e di conoscerne la storia. Man mano che il testo si avvia verso l’epilogo, l’intreccio si sfrangia e i destini dei cavalieri prendono strade diverse, che finiscono per condurli verso solitarie e lunghe prigionie. Il testo critico, costituito sulla base di uno stemma e di una nuova concezione del rapporto tra sostanza testuale e forma linguistica, è accompagnato da un apparato sistematico di varianti, da note di commento e da un glossario. L’Introduzione presenta gli aspetti letterari più salienti della seconda metà del romanzo e illustra le principali questioni relative ai manoscritti e alla trasmissione del testo. Open access
– vol. VI, Roman de Guiron. Parte terza, a cura di Marco Veneziale, pp. XVI-530, ISBN 978-88-8450-982-6
Con il titolo di Continuazione del Roman de Guiron si pubblica per la prima volta in edizione critica un testo appartenente al Ciclo di Guiron le Courtois. Si tratta di una continuazione che si pone, da un punto di vista diegetico, al seguito della seconda branche del ciclo, il Roman de Guiron, alla fine del quale tutti i migliori cavalieri del regno sono imprigionati o impossibilitati nell’azione cavalleresca. La Continuazione narra un’avventura errante del giovane re Artù, il quale abbandona la corte per partire alla ricerca del re Meliadus e scopre così, avventura dopo avventura, il senso della vita erratica e della cortesia cavalleresca. La Continuazione è trasmessa integralmente da due codici di origine italiana, parzialmente da altri di origine francese. Nell’introduzione essa è inquadrata all’interno della più ampia macchina narrativa del ciclo di Guiron, ne sono evocati i principali punti di aggancio alle porzioni precedenti del ciclo, così come il successo, sia attraverso l’analisi di alcuni episodi successivi che da essa traggono ispirazione, sia attraverso lo studio dei manoscritti e della loro diffusione. Di questi ultimi sono proposte analisi codicologiche, linguistiche e stemmatiche, le quali permettono di affermare che, tra i vari complementi alle tre branches principali del ciclo, la Continuazione del Roman de Guiron è la più antica e autorevole. Open access