Lucilla Spetia, Intorno al Partenopeus de Blois. Studi su un romanzo dal fascino meraviglioso, Roma-Bristol, L’«Erma» di Bretschneider, 2022.
ISBN 9788891327161, ISSN 2612-470X
Il romanzo antico francese Partenopeus de Blois, composto con ogni probabilità nei primissimi anni Ottanta del XII secolo, se non alla fine del decennio precedente costituisce un’opera sui generis, fondamentale nella costruzione del discorso romanzesco per le novità straordinarie che apporta. Fondato sulla riscrittura rovesciata del mito di Amore e Psiche, il Partenopeus è considerato il primo testo che introduce la moda del féerique, oltre cheil primo romanzo lignagier e merovingico; non solo, ma l’anonimo mentre vuole rimanere tale, per cui non si nomina mai a differenza di quanto si riscontra con i suoi rivali contemporanei – ossia Chrétien de Troyes e Gautier d’Arras -, intreccia il proprio discorso amoroso con una dama che non lo ricambia alla vicenda d’amore dei due protagonisti in un contrappunto narrativo felice oltreché originale. Egli inoltre anticipa nell’epilogo della prima parte come proseguirà la sua scrittura, avviando un procedimento attuato in seguito anche in altri romanzi medievali. L’anonimo è capace poi di far interagire tra di loro registri diversi, da quello poetico a quello epico, e ovviamente a quello romanzesco, così che il Partenopeus si può definire come un’opera densa e complessa, che riserva sorprese a quanti lo leggono e che fu particolarmente amata nel Medioevo, tanto da essere tradotta o adattata in tutte le lingue europee. Il volume raccoglie una serie di contributi incentrati sul romanzo su cui l’autrice lavora da più di trent’anni e sul quale continua ancora la riflessione.